L’azienda organizza visite guidate e fattorie didattiche per le scuole e le famiglie durante tutto l’anno.

I bambini vivono in  questo modo un rapporto diretto con gli animali della fattoria.

Dopo l’accoglienza si parte andando a conoscere le vacche cabannine (razza in via d’estinzione) che si accompagneranno brevemente al pascolo.

Di seguito si passa alla stalla delle capre di varie razze per la mungitura che è eseguita direttamente dai bambini, li incontreranno gli asinelli albini dell’Asinara, i maialini nani e cinghiali. 

 

Un ampio salone, punto di accoglienza per gli ospiti, offre la possibilità di pranzare all’interno dell’agriturismo o con la propria merenda al sacco.
(per questioni logistiche si sceglie l’opzione nella prenotazione).

 

Finito il pranzo, abbiamo uno spazio giochi vicino al recinto degli animali selvatici come daini, mufloni e caprioli.

Visitando la fattoria si potranno incontrare pony e alcune razze di pecore tra cui le nane d’Ouessant e altri animali da cortile. 

Ci sono inoltre animali caratteristici di fattorie di altre parti del mondo come gli zebù  (India), Yak (Tibet), lama e alpaca (Sud America).

 

Finita la ricreazione si farà il laboratorio del formaggio dove i bambini attenti ascolteranno la spiegazione sulla trasformazione del latte in formaggio che poi dovranno produrre per ricavarne una piccola formaggetta che ciascuno porterà a casa.

 

 

 

Il programma è comunque personalizzabile e adattabile alle esigenze delle scolaresche.

 

I prezzi per l’attività sono:

Fino a 30 bambini il prezzo è di € 11,00 cadauno
Da 31 a 50 bambini il prezzo è di € 10,00 cadauno
Sopra i 51 a 90 bambini il prezzo è di € 8,00 cadauno. 

 

Possibilità di PRANZARE presso il nostro agriturismo aggiungendo 10 euro al prezzo dell’attività

 

 

Per Informazioni 
Alfredo – 340 5278201

Gli abitanti della nostra fattoria didattica

L'alpaca

L’alpaca è un mammifero camelide originario delle Ande del Sud America, noto per la sua lana pregiata e per il suo aspetto caratteristico, originario delle regioni montuose delle Ande in Perù, Bolivia, Cile ed Ecuador, dove vive ad altitudini che vanno dai 3.500 ai 5.000 metri sopra il livello del mare.

 L’alpaca ha una corporatura snella e una lunga testa con orecchie appuntite. Il suo pelo è generalmente più lungo sul collo e sulla schiena, mentre più corto sul ventre. Esistono due razze principali di alpaca: la Huacaya, con una lana densa e arruffata, e la Suri, con una lana setosa e liscia.

La lana dell’alpaca è rinomata per la sua morbidezza, leggerezza e calore. È più forte e più resistente rispetto alla lana di pecora e contiene pochi oli naturali, rendendola ipoallergenica. La gamma di colori della lana va dal bianco al nero, passando per tonalità di grigio, marrone e crema.

 L’alpaca è un animale erbivoro che si nutre principalmente di erba e fieno. Sono animali ruminanti, il che significa che il loro stomaco è diviso in compartimenti e masticano il cibo più volte per favorire la digestione.

Oltre alla produzione di lana, viene allevato anche per la carne, sebbene in molte culture non sia una pratica comune. In alcune regioni delle Ande, l’alpaca è anche usata come animale da soma.

 L’allevamento delle alpacas è una pratica antica che continua ancora oggi nelle comunità andine. Le alpacas sono animali socievoli e vivono in greggi guidati da un maschio dominante chiamato “suri” o “macho”. Gli allevatori spesso fanno uso delle loro lana preziosa per produrre tessuti e capi d’abbigliamento di alta qualità.

Lalpaca è un animale affascinante, apprezzato per la sua lana pregiata e per il suo ruolo nella cultura e nell’economia delle regioni andine.

Il lama

Il lama è originario delle regioni montuose dell’America del Sud, come le Ande, ed è stato allevato in particolare in Perù, Bolivia, Cile ed Ecuador. Questi animali sono abituati a vivere in ambienti di alta montagna, a quote che vanno dai 2.500 ai 4.000 metri sopra il livello del mare.

Il lama è un mammifero camelide con un collo lungo, un corpo snello e zampe robuste. Hanno orecchie lunghe e appuntite e un muso distinto, ha un mantello di pelliccia lunga e densa che può essere di diversi colori, tra cui bianco, grigio, marrone e nero.

Il lama è stato storicamente utilizzato come animale da soma nelle regioni andine, trasportando carichi attraverso i terreni montuosi. La loro lana è anche molto pregiata e viene utilizzata per produrre tessuti e articoli d’abbigliamento. Oltre alla lana, in alcune culture andine il lama viene anche utilizzato come fonte di carne.

Sono animali socievoli e vivono in gruppi, noti come mandrie. Sono animali erbivori, nutrendosi principalmente di erba e vegetazione. Gli allevatori spesso allevano lama per la loro lana, che può essere tosata una o due volte all’anno.

Il lama ha sviluppato adattamenti speciali per sopravvivere agli ambienti di alta montagna, come un sistema di respirazione efficiente e una capacità di regolare la temperatura corporea. Inoltre, hanno piedi larghi e resistenti che li aiutano a muoversi su terreni accidentati.

Il lama è un animale affascinante e versatile, apprezzato per la sua lana di qualità, la resistenza come animale da soma e la sua capacità di adattarsi agli ambienti montani.

Il daino

Il daino, noto anche come cervo nobile, è originario dell’Europa, dell’Asia e del Nord America. Abita principalmente nelle foreste e nelle aree boschive, ma può essere trovato anche in prati e zone aperte.

Il daino è un cervide di medie dimensioni con un corpo snello, zampe lunghe e sottili e un mantello di pelliccia marrone o grigio. I maschi hanno corna ramificate, mentre le femmine non ne hanno.

Animale erbivoro e si nutre principalmente di erba, foglie, germogli e ramoscelli. Durante l’inverno, quando le risorse alimentari sono scarse, possono anche mangiare muschi, licheni e cortecce.

I daini sono animali sociali che vivono in branchi. I maschi adulti tendono a vivere da soli o in gruppi di maschi durante la maggior parte dell’anno, mentre le femmine e i giovani formano gruppi più stabili. Durante la stagione degli amori, i maschi competono per l’attenzione delle femmine.

Storicamente, il daino è stato cacciato per la sua carne e la sua pelle, ma oggi è più comunemente apprezzato per scopi ricreativi come l’osservazione della fauna selvatica e la caccia sportiva. In alcune culture, il daino è anche considerato un simbolo di grazia e nobiltà.

In molte regioni, il daino è soggetto a programmi di gestione della fauna selvatica per mantenere le popolazioni in equilibrio con l’ambiente circostante. Anche se il daino non è considerato in pericolo di estinzione, la conservazione delle sue foreste e dei suoi habitat è importante per garantire la sopravvivenza della specie.

Il daino è un elegante cervide che vive nelle foreste di varie parti del mondo. Apprezzato per la sua bellezza e la sua importanza ecologica, il daino continua a occupare un posto significativo nelle culture e negli ecosistemi in cui vive.

La mucca cabannina

La mucca Cabannina è una razza bovina autoctona dell’Italia, più precisamente della Liguria. Questa razza è stata allevata per secoli nelle piccole fattorie e ha svolto un ruolo importante nell’economia locale e nella produzione di latte e carne.

La Cabannina è una razza di taglia media con un corpo compatto e muscoloso. La sua colorazione è generalmente rosso-bruna, anche se possono essere presenti variazioni individuali. Hanno occhi grandi e una testa proporzionata al corpo.

Sono prevalentemente erbivore e si nutrono di erba, fieno e altri alimenti vegetali. Sono ben adattate alla vita nelle zone montuose e possono essere pascolate anche su terreni impervi.

Storicamente, la mucca Cabannina è stata allevata principalmente per la produzione di latte, che è noto per la sua qualità e il suo sapore distintivo. Tuttavia, negli ultimi decenni, la razza ha subito un declino a causa dell’industrializzazione dell’agricoltura e della concorrenza delle razze bovine più produttive.

A causa del rischio di estinzione, la mucca Cabannina è stata oggetto di programmi di conservazione per preservare la razza e promuovere la sua sopravvivenza. Alcuni agricoltori e associazioni si sono impegnati attivamente nella conservazione e nella promozione della razza, riconoscendone il valore storico e culturale.

Per concludere la mucca Cabannina è una razza bovina autoctona della Liguria, caratterizzata dalla sua resistenza e adattabilità alle condizioni ambientali locali. Pur affrontando sfide legate alla sua sopravvivenza, la razza continua a essere apprezzata per il suo contributo alla tradizione agricola e culinaria della regione.

Lo zebù indiano

Lo zebù indiano, noto anche come Bos indicus, è una razza di bovini originaria del subcontinente indiano. Questa razza è stata allevata per migliaia di anni in India e in altre parti dell’Asia meridionale e dell’Africa. Lo zebù è stato introdotto in molte altre parti del mondo, compresi i tropici e le regioni subtropicali.

Gli zebù sono riconoscibili per la presenza di gobbe sul dorso, caratteristica distintiva di questa razza. Hanno anche orecchie grandi e pendenti, e una colorazione che varia da bianco, a grigio, a marrone chiaro. Le dimensioni e la corporatura degli zebù possono variare notevolmente a seconda della sottospecie e delle condizioni ambientali.

Sono erbivori e si nutrono principalmente di erba, fieno e altre piante fibrose. Sono noti per la loro capacità di adattarsi a una vasta gamma di condizioni ambientali e alimentari, compresi i climi caldi e aridi in cui altre razze bovine potrebbero avere difficoltà a sopravvivere.

Sono utilizzati per una varietà di scopi, tra cui la produzione di latte, carne e cuoio. In molte parti del mondo, gli zebù sono considerati animali da lavoro e vengono impiegati per il lavoro agricolo, come il traino di aratri e carri.

Si sono ben adattati ai climi caldi e umidi grazie alla loro resistenza al calore e alla capacità di conservare l’acqua nel corpo. Le loro gobbe agiscono come riserva di grasso che può essere utilizzata come fonte di energia quando le condizioni alimentari sono scarse.

Gli zebù hanno una grande importanza culturale in molte società in cui sono allevati, rappresentando spesso status sociale, ricchezza e prosperità. In alcune culture, gli zebù sono considerati animali sacri e vengono utilizzati in cerimonie religiose e festività.

In sintesi, lo zebù indiano è una razza bovina caratterizzata dalla presenza di gobbe sul dorso e da una forte adattabilità a climi caldi e ambienti difficili. Questa razza svolge un ruolo significativo nell’economia e nella cultura delle regioni in cui è presente.

L'asino bianco dell'Asinara

L’asino bianco dell’Asinara è una razza autoctona che ha una lunga storia legata all’isola da cui prende il nome. La sua origine è incerta, ma si ritiene che discenda da asini importati in Sardegna dagli antichi romani o dagli spagnoli.

Questa razza di asino è caratterizzata da un mantello bianco, che gli conferisce il nome. Hanno orecchie lunghe e appuntite, un corpo robusto e zampe sottili. Gli asini bianchi dell’Asinara sono generalmente di taglia media.

Questi animali sono adattati alla vita in habitat insulari e si nutrono principalmente di erbe, arbusti e altri vegetali che si trovano sull’isola. Sono in grado di trovare cibo anche in ambienti aridi e rocciosi.

Storicamente, questi asini sono stati utilizzati per il trasporto di merci e materiali sull’isola. Tuttavia, con l’avvento dei mezzi di trasporto moderni, il loro ruolo tradizionale è diminuito. Oggi, la razza è più comunemente apprezzata come attrazione turistica e per la sua importanza nella conservazione della biodiversità dell’isola.

Gli asini bianchi dell’Asinara sono stati a rischio di estinzione a causa dell’isolamento dell’isola e dei cambiamenti nei modelli di utilizzo del suolo. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati intrapresi sforzi per proteggere e conservare questa razza unica, attraverso programmi di ripopolamento e gestione sostenibile dell’ambiente.

L’asino bianco dell’Asinara è una razza autoctona di asino che ha una lunga storia legata all’Isola dell’Asinara. Questa razza svolge un ruolo importante nella conservazione della biodiversità dell’isola e rappresenta una parte significativa del suo patrimonio culturale e ambientale.

La capra

Le capre hanno una varietà di dimensioni e aspetti a seconda della razza, ma generalmente hanno un corpo snello, zampe sottili e un muso distinto. I maschi, hanno spesso corna, mentre le femmine, possono avere o meno le corna. La loro pelliccia può essere di diversi colori e consistenze, a seconda della razza.

Le capre sono animali erbivori e si nutrono principalmente di erba, arbusti, foglie e altra vegetazione. Sono noti per la loro capacità di adattarsi a una vasta gamma di ambienti e condizioni alimentari, compresi i terreni rocciosi e aridi.

Sono utilizzate per una varietà di scopi, tra cui la produzione di latte, carne, pelle e pelo. Il latte di capra è noto per il suo sapore distintivo e la sua composizione nutrizionale, ed è spesso utilizzato per produrre formaggi e altri latticini. La carne di capra è anche consumata in molte parti del mondo.

Le capre sono animali sociali che vivono in gruppi gerarchici noti come “greggi”. Sono animali molto intelligenti e curiosi, e possono dimostrare una varietà di comportamenti complessi. Le capre sono anche animali da pascolo molto efficienti e possono contribuire alla gestione sostenibile del terreno.

Molti paesi hanno programmi di conservazione per preservare le razze di capre autoctone e per mantenere la diversità genetica all’interno delle popolazioni di capre domestiche. La conservazione delle capre e dei loro habitat è importante per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità agricola in molte comunità rurali.

Le capre sono animali versatili e adattabili che svolgono un ruolo significativo nelle economie e nelle culture di molte regioni del mondo. Con una lunga storia di coesistenza con l’uomo, le capre continuano a essere apprezzate per il loro contributo alla produzione alimentare e alla sostenibilità ambientale.